Omaggio a Mary Shelley.
In occasione della ricorrenza dei 200 anni dalla pubblicazione del “Frankenstein” di Mary Shelley, la Compagnia dei Merli Bianchi e l’associazione culturale Altre Frequenze hanno rielaborato una lettura scenica del romanzo partendo dalle motivazioni che spinsero l’autrice stessa ad iniziare l’opera. Nell’immaginario collettivo il nome Frankenstein è strettamente collegato alla figura del mostro mentre nel romanzo è il dottore, creatore del “demone”, ad essere identificato con questo nome; al protagonista del libro – la creatura – invece viene negata fin da subito l’identità. Non ci si sofferma mai abbastanza sul fatto che questo romanzo, considerato “come il fondamento della moderna fantascienza”, sia stato scritto da una donna dei primi dell’800 che riuscì a rompere tutte le barriere culturali e sociali dell’epoca, creando un’icona che racchiuse – e racchiude – in sé tutte le contraddizioni della propria vita e del proprio tempo.
Da questo punto di vista la Creatura non è più solo il mostro violento e crudele ma rappresenta il diverso, l’incompreso, l’emarginato, l’inascoltato al quale viene negata non solo la morte ma anche la vita. Imprigionato in una sorta di limbo, il “demone” è contemporaneamente carnefice e vittima. Diventa per noi lettori il compagno di viaggio, che sentiamo di chiamare quasi amichevolmente Frank, ma anche il Caronte che ci traghetta nella sua storia fino a farci riconoscere in lui il volto e la biografia della sua creatrice, Mary Shelley.
E allora perché non immaginare che la stessa Mary, attraversando i secoli, torni a ricordarci che in ognuno di noi può nascondersi o, improvvisamente comparire – attraverso una morte, una malattia, un incidente, un disperato accanimento terapeutico, un mutamento psicologico – una creatura diversa, quasi irriconoscibile o inaccettabile; una creatura che, dentro o fuori di noi, riesca a travolgere e trasformare improvvisamente la nostra stessa esistenza.
Con Laura Margherita Di Marco (attrice) e Ludovica Trimarelli (violino ed effetti)
Produzione Compagnia dei Merli Bianchi/ Altre Frequenze
Durata 50 minuti