Nel contesto socio-economico-culturale in cui l’arte scenica è oggi immersa, c’è un intero universo teatrale che lavora quasi sotterraneamente e quotidianamente nella forma di una “resistenza teatrale”. A volte tale resistenza consiste nel privilegiare il processo creativo rispetto alla veloce necessità di mettere in scena uno spettacolo su commissione; altre volte nello scegliere di raccontare storie apparentemente anonime, convinti però del fatto che ogni piccola storia è lo specchio della grande storia e che dunque riguarda l’intera umanità; altre ancora il teatro, per questi uomini e donne di scena, può diventare uno strumento di discussione sociale e politica.
Per un attore oggi fare “resistenza teatrale” significa prendersi delle responsabilità importanti. Tentare ancora – nonostante la velocità e la quantità della comunicazione – di proporre spettacoli teatrali che abbiano al loro interno il privilegio della qualità: messaggi chiari e forti che stimolino l’osservazione e lo spirito critico, il teatro come specchio intelligente della stessa società che lo crea, infine l’obiettivo di fare della memoria una risorsa.
Lo spettacolo “Rosetta Malaspina ovvero da un punto dell’eternità” è ispirato alla storia di una donna realmente esistita e alle biografie di molte altre donne ad essa simili o contrarie, e affronta la tematica di come una condizione di debolezza o fragilità umana (fisica, mentale o culturale) vissuta in contesti socio-culturali non idonei alla “cura” di tale stato, possa per paradosso trovare riparo nei processi creativi e di impegno sociale e in un atteggiamento di resistenza e di ascolto. Questo processo di trasformazione/elaborazione diventa fonte di incontri e visione di un doppio che non viene più condannato ma convive come in uno specchio. Esso diventa infine strumento di comunicazione e non di occlusione; diventa riscatto sociale.
Lo spettacolo è seguito o preceduto da un incontro con l’attrice durante il quale si presenta brevemente il libro omonimo edito Arsenio Edizioni 2022 che raccoglie la storia dello spettacolo e il copione della pièce teatrale .
Di e con Laura Margherita Di Marco
Regia Laura Margherita Di Marco
Produzione Compagnia dei Merli Bianchi/Teatro Proskenion Audio/Luci Cinzia Delbò Durata 50 minuti